Dalla semplice otturazione alla devitalizzazione
Risolvere il dolore, ripristinare la funzionalità masticatoria, recuperare il sorriso e salvare l’elemento dentale: l’odontoiatria conservativa si prefigge di raggiungere tutti questi obiettivi per far fronte ai processi cariosi. In questo breve articolo, proveremo a offrire una panoramica delle terapie che va dalla semplice otturazione alla devitalizzazione.
Cos’è una carie e come può essere?
L’accumulo di batteri sui denti e fra i denti, i fattori genetici e l’età danno luogo a processi cariosi che erodono lo smalto e possono penetrare fino alla polpa dentale. Purtroppo, ognuno di noi conosce le conseguenze di questa patologia (dal dolore all’alito cattivo). Quel che invece non tutti sanno è che le carie possono essere distinte in classi (secondo Green Vardiman Black) o in accordo con le categorie che seguono.
Posizione della carie
- Interdentale: lesione che si forma tra un dente e l’altro
- Alla radice: carie molto aggressiva che si sviluppa sotto la gengiva e attacca la radice
- Del colletto: localizzata nella zona fra la corona e la gengiva.
Tipologia di carie
- Superficiale: lesione che interessa solo lo smalto (la parte più esterna del dente); si distingue per le classiche macchioline scure immediatamente visibili
- Penetrante: carie che penetra negli strati più interni del dente (dentina e camera pulpare); è particolarmente dolorosa
- Secca: pigmentazioni scure nei solchi di molari e premolari; non devono essere trattate.
Quali conseguenze comporta la carie e quali terapie richiede?
La più banale delle conseguenze della carie è il classico mal di denti che tutti noi abbiamo accusato almeno una volta nella vita. In questo caso, come accennato, la lesione potrebbe aver già raggiunto la dentina. Che si tratti di un caso superficiale o più profondo, per risolvere la patologia è necessario rimuovere la porzione di dente contaminata dal batterio. Lo strumento di elezione è il classico trapano. Per evitare che il paziente senta fastidio, verrà sottoposto ad anestesia locale. Una volta asportato il tessuto cariato, il dentista procede con l’otturazione della cavità. Oggi, i materiali compositi vengono ormai preferiti alle amalgami.
Quando è necessario devitalizzare un dente?
Nei casi più complessi e trascurati, la carie può finire per interessare la camera pulpare. A questo punto il dolore sarà chiaro e la terapia non potrà essere rimandata. Il dentista dovrà, prima di tutto, arrivare ai canali colpiti per eliminare i nervi e i tessuti presenti. Dopo le fasi di lavaggio, le cavità sono riempite con guttaperca e, infine, vengono sigillate come nel caso di una semplice otturazione. Il trattamento scorretto può essere causa di complicanze più o meno severe. Le principali sono: cisti, granulomi, gengiviti, gangrena pulpare e piorrea. Talvolta, da una semplice carie si può arrivare fino alla perdita stessa dell’elemento dentale.
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