L’implantologia ha fatto passi da gigante negli ultimi anni. Ma cosa fare in presenza di poco osso dentale, una situazione che rende maggiormente difficile progettare un impianto?
È in questo caso che il dentista può decidere di intervenire, applicando la rigenerazione ossea: una delle soluzioni di ultima generazione dell’implantologia contemporanea, disponibile presso il nostro studio con l’innovativa tecnica GBR.
In questo approfondimento vi raccontiamo di cosa si tratta e quali sono i benefici rispetto alle opzioni tradizionali.
L’importanza della rigenerazione ossea
La rigenerazione ossea permette di intervenire quando, per molteplici cause, la persona si trova soggetta a una forte riduzione ossea.
Si tratta di una tecnica che consente l’applicazione di osso sintetico e organico direttamente a contatto con la superficie ossea che si desidera rigenerare.
È una procedura particolarmente interessante in quanto permette di ripristinare il volume osseo adeguato, necessario per poter arrivare più in profondità, così da installare un impianto.
La rigenerazione ossea appare, quindi, la base affinché il paziente possa ritrovare il sorriso e la normale funzione masticatoria, arrivando a vivere meglio la propria vita.
È una soluzione decisamente poco invasiva e prevalentemente realizzata attraverso l’adozione di materiali di origine naturale, decisamente ben tollerati dall’organismo e in grado di garantire risultati concreti. Soprattutto quando si sceglie di adottare una tecnica come quella GBR.
Come funziona la tecnica GBR di rigenerazione ossea
La tecnica GBR è una delle più innovative tra quelle messe in campo dall’implantologia contemporanea per la rigenerazione ossea.
Il termine GBR sta per rigenerazione ossea guidata e indica una modalità che consente di avvalersi di impianti osteointegrati.
Essi sono formati da viti in titanio puro, una materia prima estremamente biocompatibile nonché sicura. Il titanio non viene, infatti, rigettato dall’organismo.
Attraverso la procedura di osteointegrazione si riesce a ottenere una radice artificiale sopra la quale possono poi venire fissati un ponte oppure una protesi. In questo modo il dentista si troverà nelle condizioni addirittura di sostituire un’intera arcata.
La tecnica GBR è poco invasiva, molto meno dei trattamenti classici di rigenerazione ossea. Viene realizzata in anestesia locale; le tempistiche vanno da un minimo di un’ora a un massimo di tre ore per i casi che presentano maggiore complessità.
Buone anche le tempistiche di guarigione, diverse caso per caso e comprese tra i quattro e i nove mesi.
Tutti questi parametri possono essere valutati dal dentista fin dalla fase iniziale. Il paziente sarà, quindi, meglio predisposto ad affrontare la seduta di rigenerazione ossea guidata.
I vantaggi
I vantaggi della tecnica GBR sono molteplici, a cominciare dalla possibilità di ritrovare un sorriso più naturale.
Inoltre, rappresenta la soluzione ottimale per l’installazione degli impianti, i quali risulteranno più semplici da pulire: l’igiene orale potrà essere così attuata più agevolmente nella quotidianità da parte del paziente.
Infine, la tecnica GBR contribuisce a una durata maggiore dell’impianto dentale e presenta meno stress per la persona. Appare, quindi, ottimale sotto tutti i punti di vista.
"Ci teniamo molto a dare ai nostri pazienti la migliore esperienza possibile nel nostro studio dentistico per questo, oltre a tecnologia e sicurezza non ci dimentichiamo mai del confort...lo scanner intraorale per noi è una strumento indispensabile"
Dr. Franco Quinti - Dir. Sanitario Odontoiatria FQ
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